Home » Posts tagged 'partners'

Tag Archives: partners

Bandi prize e Bandi aperti 3 mesi

Buongiorno,
Sono un corsista dell’ultima edizione del master e vorrei porvi alcune domande.
Ho notato che alcuni bandi rimangono aperti soltanto per 3 mesi:
ad esempio opening: maggio 2019 – deadline: agosto 2019.
Mi chiedevo se in un periodo di tempo così breve è possibile costituire un partenariato e un working team?

E ancora: Se un bando appare con la dicitura “prize” significa che è diverso dagli altri bandi? Qualora fosse differente come vengono creati i partenariati? Ci si comporta come per gli altri bandi?
Nel caso, questo tipo di bando “prize” sarebbe adatto per il project work?

Vi ringrazio e in attesa di un Vs. cortese riscontro porgo cordiali saluti.

 

Gentile corsista,

ha idea di quanti “bandi” vengano pubblicati? Al corso è stato specificato che qualunque domanda su bandi debba essere corredata obbligatoriamente con un link alla call stessa, per cui non possiamo certo risponderle, non avendo lei ottemperato a questa semplice norma.

Quanto alla prima parte della domanda, più generica, la risposta le è stata già data durante il corso. Un progetto va pensato e generato anche in un anno di lavoro, partendo mesi e mesi prima dell’uscita della call. Sono ben rare le call che parrebbero nascere dal nulla, e di fatto non ne esistono. Programmi di lavoro pluriennali, bandi a scadenza annuali o biennali, giornate di lancio, comunicazioni… Vi è tutto un mondo di informazioni che permette sin da ora di lavorare a call 2020. Al corso è stato chiarito già più volte che iniziare da zero dopo la pubblicazione di una call significa partire troppo tardi nella maggior parte dei casi.

Cordialmente

Helpdesk

 

Domande non accettabili – Partner coinvolgibili

Buongiorno, il mio PW ricade nel programma Erasmus+ KA 2: partenariati strategici per lo scambio di buone pratiche.
All’interno di questa azione vi chiedo:
Sono coinvolgibili come partner realtà territoriali provenienti dalla Regione 13, nello specifico dal Giappone?
Vi ringrazio.

 

Gentile corsista,

per principio non rispondiamo mai a domande su eleggibilità di partners o attività e spese nell’ambito di determinati bandi. L’Helpdesk non si sostituisce al bando, alla documentazione allegata, ai National Contact Point e agenzie territoriali, che sono gli unici attori titolati a dare risposte su questi elementi. Altra cosa è ovviamente la valutazione finale, in cui questi elementi vengono ampiamente considerati dai nostri valutatori.

cordialmente

Helpdesk

documenti da presentare e come trattare partners fittizi ai fini del Master in Europrogettazione

Buonasera,

1) tra i documenti da presentare per il progetto fittizio, oltre all’application form, bastano l’annex 1 (Project Description and Implementation Form) e 2 (Budget Form)? Mi riferisco a questa call http://ec.europa.eu/justice/grants1/files/2015_action_grants/2015_rgen_ag_role/20160225_rm_+d2_+_a4_call_stereotypes.pdf (vedi p. 18).

2) in caso di progetto fittizio, posso comunque compilare la parte dell’application form relativa ai progetti condotti dal capofila e dai partners negli ultimi 4 anni? ho scelto ovviamente organizzazioni con una discreta competenza ed esperienza nel settore oggetto della call, quindi mi sono informata su questi aspetti… Quello che non so (e che l’application mi richiede) è per esempio l’ammontare che hanno gestito. Compilo le parti che so o tralascio completamente questa parte?

3) ho scaricato dal sistema Priamos l’application form per la call di mio interesse. Andando avanti con il progetto, mi sono accorta che l’organizzazione con la quale mi sono registrata è preferibile sia un semplice partner piuttosto che una capofila, perchè non adeguata… All’inizio, ero partita con il desiderio di lavorare su un progetto reale, ma questo non è stato possibile per una serie di motivi… Ora che sto lavorando sul progetto fittizio, vorrei sostituire l’organizzazione di cui sopra con un’altra da me individuata. Devo riscaricare il formulario provvedendo a modificare la parte relativa all’applicant? Non ho trovato informazioni precise a riguardo sulla guida al sistema priamos. Non vorrei ci fossero problemi a registrare un’organizzazione (che sicuramente è già presente nel sistema priamos) senza la sua autorizzazione, pur non partecipando effettivamente a nessun bando…

Come sempre, mille grazie

Antonietta

 

Gentile corsista,

rispondiamo ai suoi tre quesiti raggruppandoli in un’unico post.

1) i documenti da presentare sono esattamente quelli da lei indicati: l’application form, il word e l’excel.

2) non si preoccupi di lasciare in bianco i dati dei partners che ha elencato in un progetto fittizio e che non sono stati contattati realmente. Tuttavia abbia cura di segnalare accanto al partner la dicitura NON CONTATTATO e di mantenere il documento riservato come sola esercitazione personale

3) assolutamente EVITI di provare a registrare un ente già registrato o potrebbero esserci conseguenze anche gravi. Lei ovviamente non ha titolo né per registrare un ente a sua insaputa (ma questo appunto lo sa già e lo riferiva nel suo quesito) e neppure a inserire PIC o codici di partners non contattati (che magari si vedrebbero comparire nel portale come collegati e verrebbero a chiederle spiegazioni… ). E’ chiaro che non eseguendo la submission del progetto non ci sarebbero conseguenze pratiche, ma la doppia registrazione sarebbe una cosa alquanto grave.

In conclusione: i progetti fittizi con partner fittizi sono accettabili, ma stiamo attenti al realismo e a non cadere nell’eccesso opposto in cui il partner fittizio è reale, non contattato ma magari inserito a sua insaputa nel sistema, cosa che provocherebbe un caos reale (ed è già successo, anche se non per corsisti di questo centro, per fortuna).

un cordiale buon lavoro!

Helpdesk

 

 

 

 

 

 

Idea di tesina per il conseguimento del master in europrogettazione

Buonasera,

dopo aver frequentato il master in progettazione europea nella sessione estiva (13-17/06), vorrei sottoporre alla vostra attenzione l’idea di progetto sul quale lavorare per il conseguimento del master.

Per la laurea magistrale avvenuta il 31/03/2016, ho svolto una ricerca il cui obiettivo è stato quello di comprendere i potenziali impatti di oil spill sulle destinazioni turistiche. Due principali conclusioni emergono da questa ricerca: in primo luogo, un evento oil spill può generare una crisi turistica di lungo termine causando significativi danni economici, sociali ed ambientali. In secondo luogo, aumentare le capacità di preparazione a livello di destinazione turistica contribuisce a ridurre la vulnerabilità rispetto ad un rischio specifico ed a migliorare la competitività e resilienza della destinazione.

Sulla base di questa ricerca e relative conclusioni, vorrei realizzare come tesina per il conseguimento del master un progetto europeo che abbia come obiettivo:

“Building a strategic partnership between [elementi rimossi a tutela del lavoro di ricerca e preparazione fin qui condotto]”.

Tra i programmi europei, potenziali programmi ai quali fare riferimento potrebbe essere i programmi di cooperazione territoriale Adrion, Italia-Croazia, MED.

[elementi rimossi a tutela del lavoro di ricerca e preparazione fin qui condotto]

Si tratta ad oggi soltanto di un’ipotesi di lavoro, ma avrei piacere di un feedback prima di continuare su questa pista di lavoro e procedere con il quadro logico.
Grazie.

 

Gentile corsista,

l’idea, che abbiamo rimosso dal testo in modo da tutelarla, è sicuramente buona e degna di essere approfondita. La principale riflessione che la invitiamo a compiere riguarda la localizzazione e il necessario livello di partenariato da coinvolgere. I programmi da lei citati sono concentrici riguardo all’area, uno all’interno dell’altro, e la decisione del dimensionamento e della tipologia dell’intervento è cruciale ai fini della piena relevance del progetto. Sicuramente l’Interreg Italia-Croazia è il più centrato a causa del tema esplicitamente citato dai documenti di programmazione, e la call relativa è imminente (probabile che esca a fine settembre 2016). Per questo motivo però potrebbe essere già tardi per la costituzione di un forte partenariato ai fini di un progetto reale. La invitiamo quindi a approfondire la tematica e a continuare nell’ottima direzione già intrapresa.

Buona progettazione

Helpdesk

 

Partner ammissibili e non ammissibili, denominazioni.

Buon pomeriggio,
pongo una che riguarda l’ammissibilità dei capofila/partner relativamente alla call for proposals del programma REC Rights, Equality and Citizenship REC il codice di riferimento è JUST/2015/RDAP/AG/MULT&RPRT ma presumo sia un tema trasversale:

la polizia di stato è considerata UNA ORGANIZZAZIONE NON PROFIT?
e in generale le istituzioni pubbliche (comune? provincia? le Ulss? sono ong?)
Quali sono, invece, le istituzioni con scopro di lucro?
Quali i tranelli linguistici? (associazioni che sembra siano ong poi invece hanno un altro legal status)
Potete offrire un documento, un link, per aiutarci a orientarci su questo?

grazie mille

Claudia

 

Gentilissima corsista,

i programmi stessi, nelle loro guide ed allegati (o al limite nelle FAQ), specificano quanto da lei richiesto.

E’ necessario controllare ogni programma caso per caso. Ad esempio nel programma ADRION, all’interno del formulario online, in caso di Body governed by public law (che per l’Italia può anche essere un privato in particolarissimi casi) era necessario spuntare la voce  PUBLIC.

La Polizia di Stato, in ogni caso, è ovviamente organismo PUBLIC, e la distinzione profit o non profit invece attiene generalmente agli enti PRIVATI.

Le ONG non sono gli organismi pubblici da lei elencati, e non vi hanno nulla a che fare. Sono generalmente istituzioni private no profit, dal particolare statuto (alcune associazione ambientaliste, molte associazioni che operano nella cooperazione allo sviluppo, ecc.)

Cordialmente

Helpdesk

 

Partenariato LIFE

Salve,

ho iniziato la redazione di un progetto che rientra nella Categoria LIFE Natura (avevo già scritto per chiedere una proroga per la consegna della tesina) e vi scrivo per sottoporvi due quesiti.

Nelle linee guida per i candidati (LIFE Nature and Biodiversity) è specificato che il partner europeo non è indispensabile e che, anzi, una proposta transnazionale dovrebbe essere presentata solo se vi sono argomentazioni sufficienti per un valore aggiunto dell’approccio transnazionale (pag. 13 punto 1.6.11). Io, infatti, mi sto muovendo cercando partner nazionali e più idonei a collaborare al progetto, molto mirato al risolvimento di problematiche locali. Tuttavia, mi è sorto il dubbio che avere un partenariato interamente italiano possa penalizzare il progetto al momento dell’attribuzione dei punti. Cosa mi consigliate a rigurdo?

Inoltre, mi pare che le attività di ricerca non siano previste dal LIFE rientrando in Horizon2020, e possono essere condotte solo se strettamente rilevanti e indispensabili all’implementazione del progetto. Nel mio caso specifico, la Riserva per la quale sto lavorando non ha effettuato studi sufficientemente esaustivi per la risoluzione del problema trattato, per cui sarebbe necessaria una fase di ricerca a scopo di approfondimento. Posso inserirla?

Vi ringrazio per l’attenzione,

Jessica

 

Gentile corsista,

ottime e interessanti le Sue domande. Le rispondiamo subito dicendole che ha colto il cuore del problema riguardo al nuovo bando LIFE. In effetti un partenariato transnazionale può dare più punti ad un progetto, ma solo ed esclusivamente se questo partenariato è strettamente legato alla natura del progetto e ne aumenta il valore aggiunto europeo in maniera determinante. Questo è valido soprattutto per il sottoprogramma clima, poco sensibile ai confini nazionali per ovvi motivi. Nel sottoprogramma natura un partenariato di un organismo non italiano che non fosse indispensabile diminuirebbe il valore del progetto anziché aumentarlo. Quindi, se un partner non italiano risulta fondamentale, questo aumenterà il punteggio (di poco, ma lo aumenterà), se invece è messo lì per fini di punteggio, sarà facilmente smascherato e diminuirà la qualità della proposta. In un LIFE sul sottoprogramma natura è oltremodo difficile, in effetti, che il partenariato transnazionale sia giustificato, per cui può farne a meno.

Per la ricerca, è chiarito che questa deve essere esclusa, salvo rari casi (e comunque ben motivati e limitati) in cui sia indispensabile una piccola porzione di ricerca per il completamento del progetto. Attenzione , tuttavia, a che la ricerca non sia un presupposto killer del progetto, cioè che sia ipotizzabile un suo fallimento e, conseguentemente, l’irrealizzabilità del progetto stesso.

Per saperne di più: dal 16 al 18 luglio il nostro corso sul programma LIFE 2014-2020 http://www.europelago.it/life-2014.asp

 

Cordialmente

Helpdesk

Tesina e sport: assenza di partenariato formale

Buongiorno,
sto lavorando sull’azione Eventi sportivi del programma Erasmus Plus.
Vorrei avere un qualche chiarimento:
1. nella quota di cofinanziamento è possibile inserire un contributo che verrà richiesto agli atleti per partecipare all’evento?
2. per quanto riguarda il partenariato, dalla lettura della guida e delle FAQ (http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/funding/sport-collaborative-partnerships-in-sport-field-and-not-for-profit-european-sport_en) si evince che non c’è necessità di un partenariato formalizzato con accordi, ma bisogna indicare in che modo è assicurata la partecipazione di atleti provenienti da 12 paesi, anche attraverso le sending organizations. Ho pensato di inserire comunque i nominativi e qualche dato relativo alle organizzazioni con le quali collaboreremo per realizzare il progetto, è corretto? A queste organizzazioni può essere assegnato un budget per la realizzazione delle azioni preparatorie?
3. E’ possibile inviarvi i file del formulario e del piano economico per una revisione in fase di preparazione? A quale indirizzo email? Avrei bisogno, in particolare, di qualche chiarimento sul file del budget e di una revisione della nostra idea progettuale.

Grazie per l’attenzione
Laura

 

Buongiorno,

mi spiace comunicarle che il sotto-programma da lei scelto, o almeno la modalità di presentazione, non è ammissibile per la presentazione della tesina per il nostro Master.

E’ infatti d’obbligo, per i nostri corsisti, optare per un bando diretto che preveda una partnership transnazionale. Il suddetto programma, al contrario, prevede, dalla guida, la seguente possibilità, che Lei pare aver scelto:

Please note that not-for-profit European sport events have only one applicant organisation, no partner organisations. The transnational element of the event is secured via participants from at least 12 different
Programme Countries.

Questa è di fatti la ragione che le ha correttamente fatto sorgere il dubbio. Il progetto non è transnazionale nel senso da noi voluto, ma ha solo un aspetto transnazionale dovuto a una partecipazione di atleti da più paesi. Questo è troppo poco per gli standard richiesti dal nostro corso, in quanto tutta una serie di criteri di valutazione verrebbero a mancare, così come non possiamo accettare progetti “cittadinanza” e “gioventù” di sola mobilità con bilanci al di sotto dei 20-30.000 euro complessivi.

Chiariamo inoltre un altro dubbio: il servizio di helpdesk non è una consulenza, quindi risponderà a dubbi su argomenti trattati a lezione dai nostri docenti, e potrà anche effettuare una revisione intermedia della tesina, la quale richiederà comunque un periodo di tempo congruo, visto l’invio allo stesso comitato di valutazione che effettua le valutazioni finali, ma si limiterà a valutare, e non a correggere o reimpostare il budget o un’idea progetto. Inoltre richiamiamo, come in passato, che domande specifiche sull’eleggibilità o meno di una certa azione o budget per un determinato bando vanno indirizzate all’helpdesk del programma e alla relativa agenzia (nazionale o della Commissione), l’unico titolato a dare una risposta ufficiale.

Cordiali saluti

 

Helpdesk

 

 

 

 

 

Promotion and Marketing of Accessible Tourism

Buongiorno,
Posso porre alcune domande tecniche in merito al bando in oggetto?
Poiché abbiamo costituito la rete formata da 3 villaggi turistici, da un’agenzia e da 3 comuni, vorrei sapere gentilmente se:
1. I partner indicati dovrebbero comunque avere già dimostrata esperienza nel campo del turismo accessibile? Oppure possono presentare domanda per migliorare in tal senso attraverso la realizzazione di nuovi pacchetti ad hoc accessibili?
2.l adesione degli enti pubblici :e’ sufficiente una delibera indirizzata al capofila del progetto?
3.la quota di cofinanziamento richiesta può essere rappresentata  dal personale quota parte attualmente in essere nell organigramma aziendale?
4.l eventuale indicazione del reddito che di genererà dalla vendita dei pacchetti come verrà trattato ai fini della composizione del budget!?
5.infine eventuali associazioni interessate non come partner dove è possibile inserirle?potranno effettuare attività?

Grazie

Alessandro e Gabriele

 

Buongiorno,

come facciamo sempre, invitiamo caldamente a leggere con attenzione il bando e i suoi allegati, in quanto le risposte alle vostre domande sono tutte chiaramente esposte nel bando stesso. Inoltre, in caso di dubbi, c’è sempre la possibilità, per i bandi aperti, di rivolgere quesiti direttamente all’unità e o all’agenzia della Commissione che si occupa della call e del relativo helpdesk.

Comunque, ecco in breve le risposte, ma si tenga a mente che queste non costituiscono una risposta ufficiale della CE e che risposte ufficiali possono esser ricevute soltanto dagli organi preposti.

1) non è specificato che sia necessario aver già esperienza nel turismo accessibile, e anzi alcune attività giudicate necessarie fanno intendere che questo sia un campo verso il quale muoversi grazie alla call stessa:

“In the implementation phase, special attention will be dedicated to training of staff, provision of adequate skills and dissemination of guidance/support tools, to ensure a consistent level of accessibility and quality.”

2) è sufficiente, purché riporti il titolo del progetto, la call e il nome del capofila, ma occorrerà controllare che non ci siano nella modulistica documenti e dichiarazioni da far firmare dai partner.

3) in parte sì, solo per il personale del pubblico ci sono restrizioni aggiuntive.

Riportiamo i passi del bando che chiariscono questo aspetto:

“the costs of personnel working under an employment contract with the beneficiary or an equivalent appointing act and assigned to the action, comprising actual salaries plus social security contributions and other statutory costs included in the remuneration, provided that these costs are in line with the beneficiary’s usual policy on remuneration.”

“salary costs of the personnel of national administrations to the extent that they relate to the cost of activities which the relevant public authority would not carry out if the project concerned were not undertaken.”

4) il gettito dei pacchetti turistici durante la gestione del progetto verr trattato nel seguente modo, scritto chiaramente nel bando, sezione 4.1.

Non-profit rule

EU grant may not have the purpose or effect of producing a profit within the framework of the action of the work programme of the beneficiary.
Where a profit is made, the Commission is entitled to recover the percentage of the profit corresponding to the EU contribution to the eligible costs actually incurred. For this purpose, profit shall be defined as a surplus of the receipts over the eligible costs incurred, when the request for payment of the balance is made.

5)

Partner associati sono in genere bene accolti, ma le loro spese non sono eleggibili, né contano nel numero minimo di partner necessari. Essi comunque costituiscono un valore aggiunto, soprattutto in quanto utenti target, potenziali disseminatori e moltiplicatori, ecc. Nella modulistica è in genere presente una sezione dove elencarli (esempio: ultima pagina del modulo B dei vecchi multilateral LLP) , ma non sempre esplicitata. Se non esiste una sezione specifica, utilizzare quella relativa alla descrzione del partenariato, specificando che si tratta di associated partners non inclusi nel bilancio.

 

 

 

 

Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti

Nicola e Sara

Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti

Gentile VIU inviamo un piccolo progetto Youth in Action a cui stiamo lavorando non solo per conseguire il master, ma anche provare ad ottenere un finanziamento dall’agenzia nazionale. Oltre ad avere un riscontro su quanto fin ora scritto avrei alcune domande da fare in merito alla possibilità di avviare dei servizi per le scuole a partire da tale progetto. Sappiamo che i soggetti coinvolti nel progetto dovrebbero poter parteciparci gratis, ma allo stesso tempo con questo progetto intendiamo avviare dei servizi come psicologi nelle scuole. Perciò vorremmo saper se:
1) Dato che abbiamo stabilito che 2 classi saranno coinvolte, se volessi coinvolgerne una terza potrebbe essere a pagamento?
2) Il progetto finisce a gennaio. Da febbraio in poi potrei far pagare alle scuole partecipanti il servizio?
3) Non sappiamo ancora con precisione quali saranno le due scuole che coinvolgeremo, ma abbiamo dichiarato che al momento diamo in attesa di una risposta da parte di diverse scuole di un municipio specifico di Roma. Questa è una limitazione? Dovrei sapere con precisione quali istituti scolastici aderiranno? Dovrei allegare anche delle lettere di intenti delle scuole? Aspettando un riscontro su quanto fin ora scritto e sulle domande fatte porgiamo cordiali saluti.

Buongiorno. grazie per la domanda. Purtroppo dobbiamo comunicarle che il lavoro, pur bene impostato, non è adatto al conseguimento del Master perché avete scelto un progetto con un solo proponente, senza partenariato internazionale né valore aggiunto europeo, e ciò non permetterebbe al nostro comitato di valutazione un adeguato esame del livello di competenze da Lei acquisito durante il master e nel periodo di lavoro successivo. Non significa che da noi si possano accettare solo progetti di grandi dimensioni (piccoli progetti gioventù sono comunemente accettati), ma quando alla dimensione minima si aggiunge l’assenza di partenariato e un qualunque elemento che aggiunga una dimensione europea, non possiamo accettarlo, anche se si tratta di un bando diretto comunitario. In ogni caso il progetto è bene impostato (anche se non giudichiamo sul contenuto, ma solo sulla forma), e cogliamo l’occasione anche per rispondere ai quesiti da Lei posti.
1) No, non è possibile far pagare ad una scuola il servizio da voi svolto con il progetto, anche se si aggiungesse come terza scuola dopo due scuole partner. Ogni entrata in un progetto comunitario diretto dovrebbe diminuire di un importo corrispondente il finanziamento comunitario richiesto.
2) Dopo la chiusura del progetto, è invece possibile far pagare il servizio, purché le due cose non siano in alcun modo collegate. In pratica il progetto deve essere chiuso e tutti gli obblighi assolti. Solo dopo, se il partner decidesse di continuare a usufruire di quella che cessa di essere una attività di progetto e diviene un servizio, allora si potrebbero prendere accordi economici indipendenti dal progetto, ma non ci può essere nessun obbligo nel farlo. Le due cose vanno tenute ben distinte.
3) E’ sempre meglio precisare quali siano i soggetti coinvolti, in quanto dà un’idea della dimensione e qualità dell’azione. In ogni caso in progetti di Gioventù in azione di solito le scuole sono coinvolte come partner, e quindi vengono indicate.

Due o tre domande per un progetto nel programma Justice

Elena

Due o tre domande per un progetto nel programma Justice

Gentilissimi, sono Elena corsista del master VIU, mi sono concentrata, grazie alla struttura dove lavoro, sul Criminal Justice, aperto in questo periodo ed ho un po’ di domande perché non riesco a capire due cose del bando e del programma, sicuramente voi potete aiutarmi. Ho già fatto una ricerca del partenariato, che sarà internazionale e composto prevalentemente da Operatori di settore, con l’obiettivo di formalizzare le procedure operative e scambiare buone prassi sull’aumento delle persone in accesso a misura alternativa. Per il partenariato italiano, sarà un’implementazione di una sperimentazione regionale lombarda in atto da due anni, e con lo scambio di buone prassi europee vorremmo arrivare alla sistematizzazione. Abbiamo già coinvolto anche partner istituzionali, che sarebbero partner associati, giusto? Ovvero non avranno in gestione Budget, penso al tribunale di sorveglianza di […].
Ma ora le due domande:
1) Posso prevedere azioni trasversali su due progetti? Mi spiego: L’associazione […], con cui abbiamo diversi rapporti, ha già un Justice in corso e potrebbe ripresentare quest’anno su un progetto di osservatorio, a noi questo approccio non interessa essendo molto più legati alla procedura da sistematizzare che sulla raccolta dati, però ci piacerebbe instaurare un legame fra i progetti in corso, com’è possibile? Io ho pensato:
- Partner associati
- Esperti sulle metodologie di monitoraggio (costo che imputo al capofila che lo gestisce)
- Con Azioni trasversali sui due progetti, è possibile? (mi è capitato in un TOI, ma non saprei come segnalarlo nella stesura)
2) Le azioni previste dal Justice sono prevalentemente studi, eventi, conferenze… c’è una priorità specifica relativa alla creazione di network e una sulle condizioni detentive che contiene una priorità specifica sulle misure alternative. Ovviamente a livello di contenuti la “nostra” riguarda le MA, mi chiedevo se quindi questo escluda progetti sulle buone pratiche.
Sostanzialmente le azioni previste sono una parte preliminare di allineamento e comparazione delle prassi sulle misure alternative nei diversi paesi, e una successiva delimitazione degli assi di intervento per l’accesso e il [segue descrizione tecnica del progetto]
Sono stata un po’ lunga, ma spero di esser stata sufficientemente chiara, grazie e buona giornata.

Buongiorno.
Premettiamo che la finalità di questo helpdesk è di chiarire dubbi su aspetti generali riguardo alla progettazione, passiamo alle risposte, ove possibile, alle sue domande:
1) Partner associati: come avrà letto nella guida partecipano al progetto, non ricevono cofinanziamento e non appaiono nel bilancio (a meno che non abbiano scelto di dare un contributo). Le spese da loro sostenute non sono eleggibili. Non esiste rapporto contrattuale tra la Commissione e i partner associati, ma devono comunque firmare il partner declaration form. Il loro inserimento, come da Lei individuato, è comunque positivo per il progetto.
2) Azioni trasversali su due progetti: è cosa non insolita che ci siano legami fra due o più progetti approvati. La questione è delicata in quanto non possono esserci azioni comuni al punto da ingenerare una confusione e una possibile sovrapposizione nei costi. Ciò che i regolamenti vogliono evitare è il doppio finanziamento, dove la stessa azione viene imputata illecitamente a due progetti con conseguente doppio finanziamento. Per evitare ciò va data la massima pubblicità al rapporto fra i due progetti (anche all’interno del formulario, sia nei workstream riguardati, sia nelle azioni di comunicazione e nella presentazione della partnership), ma le azioni vanno distinte, e non possono essere semplicemente comuni. Un progetto può benissimo finanziare i viaggi e la visita di parte del proprio staff ad un evento dell’altro progetto, purché ci sia chiarezza nell’imputazione dei costi. Un evento può essere realizzato in comune distinguendo giorni a carico dell’uno o dell’altro, ecc. Sta al progettista garantire la massima trasparenza.
Sulla possibile esclusione delle buone pratiche , la richiesta va fatta all’help desk del programma.
Anche sulle azioni sperimentali la domanda va fatta all’helpdesk del programma. Possiamo comunque consigliarle una ricognizione sui progetti approvati negli ultimi anni, identificando il numero di anni di durata, l’entità del bilancio (visto che esiste solo un minimo, e non un massimo richiedibile) e la presenza o meno di azioni sperimentali. Considerando quanto queste tendano ad avere un peso considerevole sui progetti, in genere sono da sconsigliare se non assolutamente indispensabili.