Home » Posts tagged 'budget'
Tag Archives: budget
Budget KA2 capacity building in the field of youth
Gentilissimi,
vi chiedo ancora del budget. Sto scrivendo il project work su un KA2 capacity building in the field of youth.
Il progetto prevede diversi output, quello che mi chiedo, il budget devo scriverlo in modo dettagliato?
Non essendo la call aperta, non ho ben capito come, ad esempio per un determinato output devo scrivere quante ore di lavoro previste per realizzarlo o i finanziamenti previsti per questo? se si, dove posso trovarli? perché sulla pagina dell’agenzia dedicata a questa chiave, mi rimandano a un budget da scaricare che riguarda solo eventuali youth exchange (quindi scrivere nel dettaglio i costi di viaggio) e poi in generale “grant request – capacity building activity”.
Nella guida parla solo di costi ammissibili, come ad esempio risultati intellettuali, ma non dice quanto budget é previsto per questa attività.
Spero di essermi spiegata,
Grazie per l’attenzione.
Gentile corsista,
alleghiamo il template del budget per l’azione KA2, capacity building in the field of youth che può essere scaricato all’indirizzo https://eacea.ec.europa.eu/
Buon lavoro,
Helpdesk
Budget e progetti fittizi.
Carissimi,
mi accingo a scrivere l’ultima parte del progect work, che riguarda il budget. Senza avere contatto reale con i partner e poche conoscenze in budgeting, come posso affrontarne la compilazione?
Un lavoro approssimativo puó essere considerato adeguato?
Gentile corsista,
molto dipende dal programma e dal bando prescelti, che lei non cita. Durante il master ha avuto modo di seguire almeno una giornata interamente dedicata al budget. Ovvio che in un progetto fittizio (se il suo progetto non è reale come quello di altri suoi colleghi) , la cosa possa essere più difficoltosa. Le raccomandiamo comunque il massimo dettaglio, evitando cifre forfettarie o cumulative. Parta dal basso, cerchi di definire i costi di ogni azione necessaria al raggiungimento del risultato. Non parta dall’alto dividendo un budget sommario fra i partner e poi in maniera altrettanto sommaria fra voci di costo non realistiche.
Horizon, Life , Justice chiederanno una grande attenzione ai dettagli, anche per lo staff cost, mentre altri programmi (Erasmus Plus) le forniranno tabelle e griglie pre – impostate e cifre forfetarie. Segua attentamente le guide e provi a impostare un budget di dettaglio anche se fittizio.
Buon lavoro
Helpdesk
Proroga progetto master e SME Instrument
Gentile responsabile del centro,
Scrivo perché volevo chiedere una proroga alla presentazione del progetto per conseguire il master, che nel mio caso avrebbe scadenza agosto 2014 (avendo frequentato il corso in inglese a febbraio). Il motivo è semplice:ho iniziato a seguire un’impresa che vuole partecipare al programma Horizon2020 e nello specifico ad un topic del bando SME Instrument che prevede la progettazione in due fasi distinte e nel mio caso la redazione della fase1 entro il 17 dicembre 2014. Pertanto vorrei avere vostre rassicurazioni che posso presentare il progetto più avanti. Inoltre volevo chiedere altre due cose:
1) In altre domande rivolte al centro avete sottolineato che è importante il carattere transazionale del progetto al fine del master. A questo proposito volevo sapere se il coinvolgimento di parti terze straniere nel progetto senza la creazione di un vero e proprio consorzio, ma comunque regolamentate come “third parties involved in the project” ciascuna con proprie attività da svolgere(come previsto negli allegati del bando) sia requisito sufficiente alla fine della valutazione del bando.
2) Ho letto sempre in altre domande che è stato sottolineato che i budget forfettari non soddisfarebbero le condizioni per essere valutati come tesina del master. Nel mio caso è vero che per la fase 1 cè la previsione di un budget forfettario, ma si specifica che nella work package da allegare al progetto si debba prevedere anche un piano dei costi per ciascuno intervento di fattibilità e si trova anche qualche info sui costi ( viene per es. specificato che attività di comunicazione devono essere almeno pari al 2% del budget e cosi via). In questo caso quindi l’architettura dei budget rispetterebbe una logica di europrogettazione o è comunque insufficiente ai fini della valutazione?
Spero di essere stata chiara, resto in attesa di vostre risposte.
Cordiali Saluti
Gentile corsista,
come abbiamo spesso sottolineato, siamo sempre ben lieti di dare 6 mesi di proroga, dietro richiesta, quando tale proroga si sposa con l’esigenza di preparare una vera proposta progettuale.
Il bando SME Instrument è stato già accettato come valido per la tesina, anche se possiede caratteristiche che in genere ci porterebbero a rifiutarlo (monopartenariato e budget forfetario). Al contrario lo accettiamo proprio perché, malgrado le apparenze, è un bando che ha una sua complessità, sia nel definire le basi dello studio di fattibilità, sia soprattutto in tema di Relevance con obiettivi altamente specifici e che richiedono grandi competenze. Troppo spesso questo piccolo bando viene sottovalutato, ma potenzialmente si tratta di un grande strumento per le PMI, soprattutto in previsione delle ulteriori due possibili fasi. Inoltre il monopartenariato non è obbligatorio, ma solo autorizzato. Potrebbe benissimo prevedere un partenariato fra due o tre PMI di due o tre Paesi Membri, come in molti hanno fatto. Vada quindi pure avanti, e ci consegni pure la tesina dopo la scadenza del bando ma prima di febbraio 2015.
Cordialmente
Helpdesk
Budget e cittadinanza
Buongiorno,
ho partecipato all’edizione di febbraio 2014 del Master in Europrogettazione.
Ora sto scrivendo un progetto, tramite un’associazione con cui collaboro, per partecipare al programma European Active Remembrance – Europe for Citizens.
[...]
Domande:
- Ma io devo comunque rendicontare tutte le mie spese (es. affitto sala e materiali, catering, personale per l’evento ma anche quello che si occupa in generale del progetto, ecc.)?
- Se ho speso di meno devo restituire i soldi? O la Commissione dà i soldi e poi vuole solo le deliverables (es. firme dei partecipanti) che dimostrino che l’attività sia stata effettivamente realizzata?
- Come si quantifica, in caso di finanziamento forfettario, la quota destinata ad ogni singolo partner, dal momento che non sono più chiaramente individuabili le voci di spesa per ogni singola attività e sotto attività? Bisogna produrre un accordo scritto in questo senso?
So che l’argomento è complesso, spero di essere stato chiaro e conciso. Compatibilmente con le vostre possibilità, vi prego di rispondere il prima possiblie dato che la scadenza è il prossimo 4 giugno (e la call è stata aperta solo il 6 maggio….).
Cordiali saluti,
Giacomo
Gentile corsista,
le ricordiamo che ai fini della tesina non sono ammessi progetti ex gioventù o ex cittadinanza con budget forfetario, in quanto non giudicati sufficienti per il conseguimento del master in europrogettazione presso il nostro Centro.
Inoltre ripetiamo che, qualora vogliate rivolgere all’helpdesk domande dettagliate sul formulario di questo o quel bando, è opportuno utilizzare l’indirizzo e-mail dell’helpdesk , allegando il formulario e l’eventuale guida, questo per velocizzare l’operato del nostro personale.
Riguardo alle domande poste, qualora un budget sia forfetario, non è necessario rendicontare la spesa, ma solo essere pronti a giustificare e provare l’avvenuto svolgimento dell’attività prevista, per evitare frodi. E’ assai raro, inoltre, che si spenda di meno del ricevuto, in quanto il sistema forfetario è studiato in modo da non bastare mai del tutto al soddisfacimento delle azioni previste, o di costringere a notevoli economie per il loro rispetto. Ad ogni singolo partner, se non previsto chiaramente dal formulario, va ripartita la somma attraverso le persone da questi mosse e le azioni svolte, ma anche qui è difficile esprimersi senza il formulario e, ancora, non si tratta di vera europrogettazione ma solo di smeplice modulistica, ragion per cui non possiamo accettare queste tesine.
Cordiali saluti
Helpdesk
Tesina su Call chiusa, richiesta informazioni
Gentilissimi,
Promotion and Marketing of Accessible Tourism
Buongiorno,
Posso porre alcune domande tecniche in merito al bando in oggetto?
Poiché abbiamo costituito la rete formata da 3 villaggi turistici, da un’agenzia e da 3 comuni, vorrei sapere gentilmente se:
1. I partner indicati dovrebbero comunque avere già dimostrata esperienza nel campo del turismo accessibile? Oppure possono presentare domanda per migliorare in tal senso attraverso la realizzazione di nuovi pacchetti ad hoc accessibili?
2.l adesione degli enti pubblici :e’ sufficiente una delibera indirizzata al capofila del progetto?
3.la quota di cofinanziamento richiesta può essere rappresentata dal personale quota parte attualmente in essere nell organigramma aziendale?
4.l eventuale indicazione del reddito che di genererà dalla vendita dei pacchetti come verrà trattato ai fini della composizione del budget!?
5.infine eventuali associazioni interessate non come partner dove è possibile inserirle?potranno effettuare attività?
Grazie
Alessandro e Gabriele
Buongiorno,
come facciamo sempre, invitiamo caldamente a leggere con attenzione il bando e i suoi allegati, in quanto le risposte alle vostre domande sono tutte chiaramente esposte nel bando stesso. Inoltre, in caso di dubbi, c’è sempre la possibilità, per i bandi aperti, di rivolgere quesiti direttamente all’unità e o all’agenzia della Commissione che si occupa della call e del relativo helpdesk.
Comunque, ecco in breve le risposte, ma si tenga a mente che queste non costituiscono una risposta ufficiale della CE e che risposte ufficiali possono esser ricevute soltanto dagli organi preposti.
1) non è specificato che sia necessario aver già esperienza nel turismo accessibile, e anzi alcune attività giudicate necessarie fanno intendere che questo sia un campo verso il quale muoversi grazie alla call stessa:
“In the implementation phase, special attention will be dedicated to training of staff, provision of adequate skills and dissemination of guidance/support tools, to ensure a consistent level of accessibility and quality.”
2) è sufficiente, purché riporti il titolo del progetto, la call e il nome del capofila, ma occorrerà controllare che non ci siano nella modulistica documenti e dichiarazioni da far firmare dai partner.
3) in parte sì, solo per il personale del pubblico ci sono restrizioni aggiuntive.
Riportiamo i passi del bando che chiariscono questo aspetto:
“the costs of personnel working under an employment contract with the beneficiary or an equivalent appointing act and assigned to the action, comprising actual salaries plus social security contributions and other statutory costs included in the remuneration, provided that these costs are in line with the beneficiary’s usual policy on remuneration.”
“salary costs of the personnel of national administrations to the extent that they relate to the cost of activities which the relevant public authority would not carry out if the project concerned were not undertaken.”
4) il gettito dei pacchetti turistici durante la gestione del progetto verr trattato nel seguente modo, scritto chiaramente nel bando, sezione 4.1.
Non-profit rule
EU grant may not have the purpose or effect of producing a profit within the framework of the action of the work programme of the beneficiary.
Where a profit is made, the Commission is entitled to recover the percentage of the profit corresponding to the EU contribution to the eligible costs actually incurred. For this purpose, profit shall be defined as a surplus of the receipts over the eligible costs incurred, when the request for payment of the balance is made.
5)
Partner associati sono in genere bene accolti, ma le loro spese non sono eleggibili, né contano nel numero minimo di partner necessari. Essi comunque costituiscono un valore aggiunto, soprattutto in quanto utenti target, potenziali disseminatori e moltiplicatori, ecc. Nella modulistica è in genere presente una sezione dove elencarli (esempio: ultima pagina del modulo B dei vecchi multilateral LLP) , ma non sempre esplicitata. Se non esiste una sezione specifica, utilizzare quella relativa alla descrzione del partenariato, specificando che si tratta di associated partners non inclusi nel bilancio.
Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti
Nicola e Sara
Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti
Gentile VIU inviamo un piccolo progetto Youth in Action a cui stiamo lavorando non solo per conseguire il master, ma anche provare ad ottenere un finanziamento dall’agenzia nazionale. Oltre ad avere un riscontro su quanto fin ora scritto avrei alcune domande da fare in merito alla possibilità di avviare dei servizi per le scuole a partire da tale progetto. Sappiamo che i soggetti coinvolti nel progetto dovrebbero poter parteciparci gratis, ma allo stesso tempo con questo progetto intendiamo avviare dei servizi come psicologi nelle scuole. Perciò vorremmo saper se:
1) Dato che abbiamo stabilito che 2 classi saranno coinvolte, se volessi coinvolgerne una terza potrebbe essere a pagamento?
2) Il progetto finisce a gennaio. Da febbraio in poi potrei far pagare alle scuole partecipanti il servizio?
3) Non sappiamo ancora con precisione quali saranno le due scuole che coinvolgeremo, ma abbiamo dichiarato che al momento diamo in attesa di una risposta da parte di diverse scuole di un municipio specifico di Roma. Questa è una limitazione? Dovrei sapere con precisione quali istituti scolastici aderiranno? Dovrei allegare anche delle lettere di intenti delle scuole? Aspettando un riscontro su quanto fin ora scritto e sulle domande fatte porgiamo cordiali saluti.
Buongiorno. grazie per la domanda. Purtroppo dobbiamo comunicarle che il lavoro, pur bene impostato, non è adatto al conseguimento del Master perché avete scelto un progetto con un solo proponente, senza partenariato internazionale né valore aggiunto europeo, e ciò non permetterebbe al nostro comitato di valutazione un adeguato esame del livello di competenze da Lei acquisito durante il master e nel periodo di lavoro successivo. Non significa che da noi si possano accettare solo progetti di grandi dimensioni (piccoli progetti gioventù sono comunemente accettati), ma quando alla dimensione minima si aggiunge l’assenza di partenariato e un qualunque elemento che aggiunga una dimensione europea, non possiamo accettarlo, anche se si tratta di un bando diretto comunitario. In ogni caso il progetto è bene impostato (anche se non giudichiamo sul contenuto, ma solo sulla forma), e cogliamo l’occasione anche per rispondere ai quesiti da Lei posti.
1) No, non è possibile far pagare ad una scuola il servizio da voi svolto con il progetto, anche se si aggiungesse come terza scuola dopo due scuole partner. Ogni entrata in un progetto comunitario diretto dovrebbe diminuire di un importo corrispondente il finanziamento comunitario richiesto.
2) Dopo la chiusura del progetto, è invece possibile far pagare il servizio, purché le due cose non siano in alcun modo collegate. In pratica il progetto deve essere chiuso e tutti gli obblighi assolti. Solo dopo, se il partner decidesse di continuare a usufruire di quella che cessa di essere una attività di progetto e diviene un servizio, allora si potrebbero prendere accordi economici indipendenti dal progetto, ma non ci può essere nessun obbligo nel farlo. Le due cose vanno tenute ben distinte.
3) E’ sempre meglio precisare quali siano i soggetti coinvolti, in quanto dà un’idea della dimensione e qualità dell’azione. In ogni caso in progetti di Gioventù in azione di solito le scuole sono coinvolte come partner, e quindi vengono indicate.
Due o tre domande per un progetto nel programma Justice
Elena
Due o tre domande per un progetto nel programma Justice
Gentilissimi, sono Elena corsista del master VIU, mi sono concentrata, grazie alla struttura dove lavoro, sul Criminal Justice, aperto in questo periodo ed ho un po’ di domande perché non riesco a capire due cose del bando e del programma, sicuramente voi potete aiutarmi. Ho già fatto una ricerca del partenariato, che sarà internazionale e composto prevalentemente da Operatori di settore, con l’obiettivo di formalizzare le procedure operative e scambiare buone prassi sull’aumento delle persone in accesso a misura alternativa. Per il partenariato italiano, sarà un’implementazione di una sperimentazione regionale lombarda in atto da due anni, e con lo scambio di buone prassi europee vorremmo arrivare alla sistematizzazione. Abbiamo già coinvolto anche partner istituzionali, che sarebbero partner associati, giusto? Ovvero non avranno in gestione Budget, penso al tribunale di sorveglianza di […].
Ma ora le due domande:
1) Posso prevedere azioni trasversali su due progetti? Mi spiego: L’associazione […], con cui abbiamo diversi rapporti, ha già un Justice in corso e potrebbe ripresentare quest’anno su un progetto di osservatorio, a noi questo approccio non interessa essendo molto più legati alla procedura da sistematizzare che sulla raccolta dati, però ci piacerebbe instaurare un legame fra i progetti in corso, com’è possibile? Io ho pensato:
- Partner associati
- Esperti sulle metodologie di monitoraggio (costo che imputo al capofila che lo gestisce)
- Con Azioni trasversali sui due progetti, è possibile? (mi è capitato in un TOI, ma non saprei come segnalarlo nella stesura)
2) Le azioni previste dal Justice sono prevalentemente studi, eventi, conferenze… c’è una priorità specifica relativa alla creazione di network e una sulle condizioni detentive che contiene una priorità specifica sulle misure alternative. Ovviamente a livello di contenuti la “nostra” riguarda le MA, mi chiedevo se quindi questo escluda progetti sulle buone pratiche.
Sostanzialmente le azioni previste sono una parte preliminare di allineamento e comparazione delle prassi sulle misure alternative nei diversi paesi, e una successiva delimitazione degli assi di intervento per l’accesso e il [segue descrizione tecnica del progetto]
Sono stata un po’ lunga, ma spero di esser stata sufficientemente chiara, grazie e buona giornata.
Buongiorno.
Premettiamo che la finalità di questo helpdesk è di chiarire dubbi su aspetti generali riguardo alla progettazione, passiamo alle risposte, ove possibile, alle sue domande:
1) Partner associati: come avrà letto nella guida partecipano al progetto, non ricevono cofinanziamento e non appaiono nel bilancio (a meno che non abbiano scelto di dare un contributo). Le spese da loro sostenute non sono eleggibili. Non esiste rapporto contrattuale tra la Commissione e i partner associati, ma devono comunque firmare il partner declaration form. Il loro inserimento, come da Lei individuato, è comunque positivo per il progetto.
2) Azioni trasversali su due progetti: è cosa non insolita che ci siano legami fra due o più progetti approvati. La questione è delicata in quanto non possono esserci azioni comuni al punto da ingenerare una confusione e una possibile sovrapposizione nei costi. Ciò che i regolamenti vogliono evitare è il doppio finanziamento, dove la stessa azione viene imputata illecitamente a due progetti con conseguente doppio finanziamento. Per evitare ciò va data la massima pubblicità al rapporto fra i due progetti (anche all’interno del formulario, sia nei workstream riguardati, sia nelle azioni di comunicazione e nella presentazione della partnership), ma le azioni vanno distinte, e non possono essere semplicemente comuni. Un progetto può benissimo finanziare i viaggi e la visita di parte del proprio staff ad un evento dell’altro progetto, purché ci sia chiarezza nell’imputazione dei costi. Un evento può essere realizzato in comune distinguendo giorni a carico dell’uno o dell’altro, ecc. Sta al progettista garantire la massima trasparenza.
Sulla possibile esclusione delle buone pratiche , la richiesta va fatta all’help desk del programma.
Anche sulle azioni sperimentali la domanda va fatta all’helpdesk del programma. Possiamo comunque consigliarle una ricognizione sui progetti approvati negli ultimi anni, identificando il numero di anni di durata, l’entità del bilancio (visto che esiste solo un minimo, e non un massimo richiedibile) e la presenza o meno di azioni sperimentali. Considerando quanto queste tendano ad avere un peso considerevole sui progetti, in genere sono da sconsigliare se non assolutamente indispensabili.
Obiettivi e Quadro Logico per Cultura 2007-2013
Paolo
Obiettivi e Quadro Logico per Cultura 2007-2013
Buongiorno, ho partecipato all’ultima edizione del “Master in Europrogettazione” in VIU. Vi allego il Quadro Logico della progetto che sto elaborando per una vostra verifica di metà percorso prima che Vi sottoponga lo stesso progetto completo per il giudizio finale. Si tratta di un Programma Cultura 2007-2013 settore 1.3.5 progetti di cooperazione con i paesi terzi. […]. Specifico inoltre che gli obbiettivi generali del Logical Framework sono riferiti esclusivamente al Programma Cultura 2007-2013 e non al nuovo programma Creative Europe. [segue descrizione del contenuto artistico del progetto]. La mostra itinerante verrà organizzata da tre musei e dall’ Associazione Nazionale Alpini che ha tre sezioni distinte con propria personalità giuridica nelle tre città canadesi prima indicate. Gli altri obbiettivi specifici del progetto che ne conseguono sono: 1) l’organizzazione congiunta di mostre transnazionali di tre o più partner europei; 2) lo scambio di materiale storico e audio-visivi; 3) la mobilità di operatori culturali; 4) il trasferimento di materiale storico e/o culturale. Vi ringrazio anticipatamente per i preziosi suggerimenti che mi darete e porgo i più cordiali saluti.
Caro Paolo, Il Quadro Logico da Lei Inviato , soprattutto per quanto riguarda le realizzazione, i risultati e l’obiettivo specifico, con i corrispondenti indicatori e fonti di verifica, nonché presupposti e precondizioni, appare ottimamente impostato L’idea è quanto mai ben dettagliata e sicuramente valida. Un unico appunto che però potrebbe rivelarsi critico: ha notato che relativamente alle spese eleggibili, solo il 15% al massimo possono aver luogo in Paesi Terzi? Di solito la maggior parte dei costi devono essere sostenuti in Europa, mentre il Suo progetto ci appare troppo sbilanciato verso attività puramente da tenersi fuori Europa. Se così non è, e tali costi non superano il 15%, può lasciare tutto così com’è.