Due o tre domande per un progetto nel programma Justice
Elena
Due o tre domande per un progetto nel programma Justice
Gentilissimi, sono Elena corsista del master VIU, mi sono concentrata, grazie alla struttura dove lavoro, sul Criminal Justice, aperto in questo periodo ed ho un po’ di domande perché non riesco a capire due cose del bando e del programma, sicuramente voi potete aiutarmi. Ho già fatto una ricerca del partenariato, che sarà internazionale e composto prevalentemente da Operatori di settore, con l’obiettivo di formalizzare le procedure operative e scambiare buone prassi sull’aumento delle persone in accesso a misura alternativa. Per il partenariato italiano, sarà un’implementazione di una sperimentazione regionale lombarda in atto da due anni, e con lo scambio di buone prassi europee vorremmo arrivare alla sistematizzazione. Abbiamo già coinvolto anche partner istituzionali, che sarebbero partner associati, giusto? Ovvero non avranno in gestione Budget, penso al tribunale di sorveglianza di […].
Ma ora le due domande:
1) Posso prevedere azioni trasversali su due progetti? Mi spiego: L’associazione […], con cui abbiamo diversi rapporti, ha già un Justice in corso e potrebbe ripresentare quest’anno su un progetto di osservatorio, a noi questo approccio non interessa essendo molto più legati alla procedura da sistematizzare che sulla raccolta dati, però ci piacerebbe instaurare un legame fra i progetti in corso, com’è possibile? Io ho pensato:
- Partner associati
- Esperti sulle metodologie di monitoraggio (costo che imputo al capofila che lo gestisce)
- Con Azioni trasversali sui due progetti, è possibile? (mi è capitato in un TOI, ma non saprei come segnalarlo nella stesura)
2) Le azioni previste dal Justice sono prevalentemente studi, eventi, conferenze… c’è una priorità specifica relativa alla creazione di network e una sulle condizioni detentive che contiene una priorità specifica sulle misure alternative. Ovviamente a livello di contenuti la “nostra” riguarda le MA, mi chiedevo se quindi questo escluda progetti sulle buone pratiche.
Sostanzialmente le azioni previste sono una parte preliminare di allineamento e comparazione delle prassi sulle misure alternative nei diversi paesi, e una successiva delimitazione degli assi di intervento per l’accesso e il [segue descrizione tecnica del progetto]
Sono stata un po’ lunga, ma spero di esser stata sufficientemente chiara, grazie e buona giornata.
Buongiorno.
Premettiamo che la finalità di questo helpdesk è di chiarire dubbi su aspetti generali riguardo alla progettazione, passiamo alle risposte, ove possibile, alle sue domande:
1) Partner associati: come avrà letto nella guida partecipano al progetto, non ricevono cofinanziamento e non appaiono nel bilancio (a meno che non abbiano scelto di dare un contributo). Le spese da loro sostenute non sono eleggibili. Non esiste rapporto contrattuale tra la Commissione e i partner associati, ma devono comunque firmare il partner declaration form. Il loro inserimento, come da Lei individuato, è comunque positivo per il progetto.
2) Azioni trasversali su due progetti: è cosa non insolita che ci siano legami fra due o più progetti approvati. La questione è delicata in quanto non possono esserci azioni comuni al punto da ingenerare una confusione e una possibile sovrapposizione nei costi. Ciò che i regolamenti vogliono evitare è il doppio finanziamento, dove la stessa azione viene imputata illecitamente a due progetti con conseguente doppio finanziamento. Per evitare ciò va data la massima pubblicità al rapporto fra i due progetti (anche all’interno del formulario, sia nei workstream riguardati, sia nelle azioni di comunicazione e nella presentazione della partnership), ma le azioni vanno distinte, e non possono essere semplicemente comuni. Un progetto può benissimo finanziare i viaggi e la visita di parte del proprio staff ad un evento dell’altro progetto, purché ci sia chiarezza nell’imputazione dei costi. Un evento può essere realizzato in comune distinguendo giorni a carico dell’uno o dell’altro, ecc. Sta al progettista garantire la massima trasparenza.
Sulla possibile esclusione delle buone pratiche , la richiesta va fatta all’help desk del programma.
Anche sulle azioni sperimentali la domanda va fatta all’helpdesk del programma. Possiamo comunque consigliarle una ricognizione sui progetti approvati negli ultimi anni, identificando il numero di anni di durata, l’entità del bilancio (visto che esiste solo un minimo, e non un massimo richiedibile) e la presenza o meno di azioni sperimentali. Considerando quanto queste tendano ad avere un peso considerevole sui progetti, in genere sono da sconsigliare se non assolutamente indispensabili.
Obiettivi e Quadro Logico per Cultura 2007-2013
Paolo
Obiettivi e Quadro Logico per Cultura 2007-2013
Buongiorno, ho partecipato all’ultima edizione del “Master in Europrogettazione” in VIU. Vi allego il Quadro Logico della progetto che sto elaborando per una vostra verifica di metà percorso prima che Vi sottoponga lo stesso progetto completo per il giudizio finale. Si tratta di un Programma Cultura 2007-2013 settore 1.3.5 progetti di cooperazione con i paesi terzi. […]. Specifico inoltre che gli obbiettivi generali del Logical Framework sono riferiti esclusivamente al Programma Cultura 2007-2013 e non al nuovo programma Creative Europe. [segue descrizione del contenuto artistico del progetto]. La mostra itinerante verrà organizzata da tre musei e dall’ Associazione Nazionale Alpini che ha tre sezioni distinte con propria personalità giuridica nelle tre città canadesi prima indicate. Gli altri obbiettivi specifici del progetto che ne conseguono sono: 1) l’organizzazione congiunta di mostre transnazionali di tre o più partner europei; 2) lo scambio di materiale storico e audio-visivi; 3) la mobilità di operatori culturali; 4) il trasferimento di materiale storico e/o culturale. Vi ringrazio anticipatamente per i preziosi suggerimenti che mi darete e porgo i più cordiali saluti.
Caro Paolo, Il Quadro Logico da Lei Inviato , soprattutto per quanto riguarda le realizzazione, i risultati e l’obiettivo specifico, con i corrispondenti indicatori e fonti di verifica, nonché presupposti e precondizioni, appare ottimamente impostato L’idea è quanto mai ben dettagliata e sicuramente valida. Un unico appunto che però potrebbe rivelarsi critico: ha notato che relativamente alle spese eleggibili, solo il 15% al massimo possono aver luogo in Paesi Terzi? Di solito la maggior parte dei costi devono essere sostenuti in Europa, mentre il Suo progetto ci appare troppo sbilanciato verso attività puramente da tenersi fuori Europa. Se così non è, e tali costi non superano il 15%, può lasciare tutto così com’è.