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Tesina su EuropeAid, quali documenti?

Buongiorno,

sono un allievo del XXXVIII Master in Europrogettazione presso la Vostra sede.

Sto scrivendo la tesina al fine di completare il Master, e vorrei chiedervi un ragguaglio sui documenti da presentare. Oltre al documento descrittivo (Annesso A), quali fra i documenti previsti per la partecipazione alla call EuropeAid (https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome&nbPubliList=15&orderby=upd&orderbyad=Desc&searchtype=RS&aofr=135103) sono richiesti ai fini della presentazione?

Ad esempio, è necessario presentare anche il quadro logico, o il budget?
Grazie per l’attenzione, e buona giornata
Marco
Gentile corsista,
come specificato più volte, una buona tesina deve rispecchiare il vero e proprio progetto che si invierebbe alla Commissione Europea. Fanno eccezione solo i documenti formali di nessun interesse alla valutazione del progetto, come schede di identità legale e bancaria, dichiarazioni sull’onore, eventuali statuti, ecc. Al contrario la descrizione del progetto, il formulario del budget e, solo per EuropeAid (quasi tutti gli altri programmi non lo prevedono), il Quadro Logico, sono essenziali per una corretta valutazione.
Il tutto va spedito per e-mail al nostro indirizzo helpdesk.
Cordiali saluti
Helpdesk

Vecchie call e tesine

Buongiorno!

sono un allievo del master di novembre dello scorso anno e volevo sapere se è possibile presentare una tesina lavorando su una call del vecchio CIP. Tra l’altro non dispongo dei vecchi formulari e non so come fare. Posso scrivere la tesina su una call ormai chiusa, anche in preparazione delle nuove Call COSME ? Posso scrivere la tesina in italiano o devo per forza usare l’inglese?

Luca

 

Buongiorno!

sconsigliamo la redazione di una tesina su di una call chiusa di un programma non più esistente. La tesina deve essere un’esercitazione utile, pratica, e la proroga notevole (12 mesi) concessa a tutti i corsisti del 2013 ha avuto proprio il fine di permettere a tutti di cimentarsi con le nuove call.
Invitiamo pertanto ad attendere la call COSME adeguata, e a non ripiegare su una vecchia call CIP (oppure, se si trattava di una vecchia call intelligent Energy o CIP eco-innovation, di controllare le call attualmente aperte sulla fase 1 sme instrument di Horizon 2020).
Il progetto andrebbe presentato nella lingua della call, ma possiamo accettare qualunque tesina scritta in italiano, inglese o francese.
Buon lavoro!
Helpdesk

 

 

 

Tesina su Call chiusa, richiesta informazioni

Gentilissimi,

buongiorno.
Scrivo perché collaboro – con altri due ex-allievi del Corso Official (edizione marzo 2013) – alla stesura di un’idea progettuale per la tesina, nell’ambito del sottoprogramma Cultura di Europa Creativa (cooperazione su piccola scala). Per vari motivi, abbiamo iniziato a lavorarci solo da febbraio e continuiamo ora a call chiusa.
Avrei alcune domande da porvi a nome del gruppo di lavoro:
1. ci confermate la possibilità di conseguire il Master sulla base di una call reale ma chiusa?
2. che forma deve avere l’elaborato da presentarvi per la valutazione? Dobbiamo utilizzare l’eForm ufficiale? Attualmente disponiamo solo di un fac-simile in PDF
3. vanno compilate per esteso anche le parti anagrafiche? Ci confermate che è necessario allegare anche il budget?
4. stiamo preparando in questi giorni un primo draft del progetto. Possiamo sottoporvelo per un primo commento?
In attesa di un gentile riscontro, vi ringrazio della cortesia e vi porgo i nostri più cordiali saluti.
Anna
Gentile Anna,
ecco le risposte ai suoi quesiti.
1) confermiamo che il master è conseguibile anche con tesina su call chiusa. La call chiusa deve però riguardare la programmazione 2014-2020 o comunque la call deve essere uscita almeno nel 2013, secondo semestre.
2) E’ opportuno utilizzare l’e-form ufficiale, in quanto il fac simile non è completo (i menu a tendina non sono ovviamente presenti, quindi la redazione della tesina sarebbe parziale)
3) la parte anagrafica non va compilata per esteso, specialmente in un progetto con partner fittizi, ma è necessario descrivere il capofila e i partner, reali e/o fittizi che siano, in modo da fa comprendere la corretta individuazione degli stessi, le loro competenze, il perché siano stati selezionati, il loro contributo (reale o fittizio, dato la natura di tesina) al progetto, ecc. Il budget al contrario deve essere SEMPRE presente e completo, in quanto parte integrante della valutazione della tesina.
4) E’ sempre possibile , per un corsista “in corso” (6 mesi dal master, ma, per tutti gli allievi del 2013 è stata concessa la lunga proroga dai 6 ai 12 mesi per permettere loro di rispondere alle Call della nuova programmazione) inviare una versione intermedia della tesina per una verifica della relevance. Ovviamente questo invio non può trasformarsi in una revisione costante di ogni step realizzativo, in quanto la tesina deve restare un lavoro vostro e autonomo. L’helpdesk e questo blog sono concepiti per risolvere dubbi e riprendere nozioni trasmesse nel corso, e non ovviamente come un servizio di consulenza.

Chiarimenti sul Quadro Logico e la lettura delle priorità di un bando

Buongiorno! Innanzitutto ringrazio per la sollecita risposta al quesito inviato precedentemente.

Ora sono alle prese con albero dei problemi/obiettivi/quadro logico e, in particolare, con l’identificazione inequivocabile dell’epifenomeno che, se ho ben capito, coincide con l’obiettivo del progetto che, a sua volta, “coincide” con una priorità del bando. La domanda è: deve coincidereperfettamente con la priorità del bando o può riguardare solo una parte di tale priorità? Nel caso specifico, il fine del mio progetto è attinente alla prima priorità di pag. 27 della guida ad Erasmus+:” developing basic and transversal skills, such as entrepreneurship, digital skills and multilingualism in all fields of education and training, using innovative and student centred pedagogical approaches and developing appropriate assessment and certification methods, based on learning outcomes”. L’obiettivo del mio progetto, in realtà, riguarda solo una parte della priorità descritta, escludendo l’imprenditorialità ed i metodi di valutazione e certificazione, mentre rientrerebbe pienamente nello specifico obiettivo di fine pagina 26, essendo incentrato sul multilinguismo e interculturalità. Insomma, dovendo partire da una priorità stabilita annualmente, nel QL devo inserire la priorità (più generica) di pag.27, pur non affrontando tutte le problematiche in esso descritte, oppure devo necessariamente inserire” improve the teaching and learning of languages and to promote the EU’s broad linguistic diversity and intercultural awareness” (che non è una priorità, pur rientrando nel “multilinguismo” in esso citato e pur comportando lo sviluppo di competenze digitali)? Scusate per la domanda ma, a livello teorico a lezione era tutto chiaro, quando ci si scontra con il problema reale, le cose cambiano….Tra il dire ed il fare…. Ringraziando anticipatamente, porgo i migliori saluti.
Daniela

 

 

Buongiorno,

come premessa Le ricordiamo che, ad eccezione degli EuropeAid, la redazione del Quadro Logico, e dei precedenti alberi, non è richiesta né per la tesina, né per il bando, ma è solo un utile strumento di progettazione, da utilizzare per pianificare meglio le idee, e soprattutto per aver chiara la relazione fra realizzazioni, risultati e obiettivi, nonché la relevance con il programma.
In molti casi il progetto è già così bene impostato dal bando stesso, che il quadro logico risulta superfluo, o addirittura in grado di complicare le cose. In altri casi invece risulta uno strumento prezioso. In ogni caso non se ne richiede la presentazione con la tesina.
Per EuropeAid cambia tutto, in quanto il quadro logico fa parte della modulistica ufficiale e va redatto e consegnato, anche con la tesina.
Detto questo ricordiamo che l’obiettivo del progetto è il Purpose del quadro Logico (seconda casella partendo dall’alto a sinistra nella prima colonna, o logica di progetto), cioè il suo obiettivo specifico.
Le priorità del bando costituiscono, insieme a tutto il programma, il complesso dell’obiettivo globale (prima casella in alto a sinistra).
In pratica il progetto deve contribuire all’ottenimento e promozione delle priorità del bando.
E’ chiaro che molti bandi presentano una gerarchia di priorità volte a semplificarne l’approccio, e questo può ingenerare confusione nel quadro logico. Ma ricordiamo anche che il quadro logico a 4 righe orizzontali è una convenzione, e che le righe possono anche essere dieci, a seconda della gerarchie degli obiettivi e sotto-obiettivi.
Importante però è non confondere le priorità del bando con le azioni ammissibili identificate dal bando come potenzialmente in grado di far raggiungere le priorità (obiettivi) stesse. In pratica il bando chiederà di raggiungere l’obiettivo A, B e C, attraverso tutta una serie di azioni a, b, c d, ma spesso non indicandole in modo esaustivo, in modo da permettere a chi progetta di avere possibilità di proporre azioni innovative (si può innovare nello strumento / azioni, ma l’obiettivo deve restare quello del bando).
In ogni caso, quando si risponde a una priorità specifica, non generale, analiticamente espressa, non se ne può prendere solo una parte, omettendone qualche aspetto centrale (una priorità di appoggio a soluzioni imprenditoriali non può presentare solo soluzioni che con l’imprenditoria non hanno nulla a che vedere). Il grado di concordanza (relevance) con la priorità/le priorità del bando, sarà sempre un elemento importante del giudizio dei valutatori.
Quando invece si risponde a una priorità più estesa, che comprende varie soluzioni, e persino elenchi  come nel caso da Lei citato “such as entrepreneurship, digital skills and multilingualism in all fields of education and training” (vede che c’è un elenco? non è che un progetto possa riguardarle tutte), siamo di fronte a una richiesta di scelta da parte del progettista / team di progettisti, su quale sotto-settore affrontare, passando da obiettivi globali a uno specifico proprio del suo progetto.

Che fine ha fatto il Grundtvig?

Buongiorno,

ho partecipato al XXXVIII Master in europrogettazione.
Per ottenere il diploma dovrò presentare un progetto al quale ho appena cominciato a lavorare.
 
Volevo chiedere una cosa, a cosa corrisponde attualmente il grundtvig all’interno dell’Erasmus Plus?
Il mio è un progetto di educazione e formazione degli adulti.
Dove posso trovare un documento word dove poter compilare ordinatamente tutte le informazioni necessarie per un concept note?
 
Grazie mille!!!
Maria
Cara Maria, come potrà vedere dal regolamento e dal bando ormai pubblicati (dicembre 2013), Erasmus Plus ha una struttura diversa rispetto al vecchio LLP. Il vecchio programma si divideva in azioni verticali e orizzontali rispetto alle fasce di età, ma questa distinzione è scomparsa  all’interno del nuovo programma, che viene diviso in 3 grandi azioni chiave KA1, KA2 e KA3 che si basano sulla tipologia di progetto.
Hanno semplicemente invertito l’ordine. Quindi se in passato lei poteva riferirsi al Grundtvig , cioè all’educazione degli adulti, e poi all’interno distingueva fra mobilità, partenariati multilaterali, reti e diverse altre soluzioni, qui è il contrario.
La prima cosa che vedrà sono le varie grandi famiglie di progetti (la mobilità è Ka1 e i partenariati Ka2), ma è all’interno di questi che troverà delle distinzioni, non così nette come prima, per fasce di età o meglio di tipo di ente/scuola di formazione che ci si aspetta possa partecipare. Quindi, alla domanda “dove trovo un Grundtvig mobilità”, dovrà guardare dentro la Ka1, mentre alla domanda “dove trovo un partenariato per gli adulti”, dovrà riferirsi alla Ka2, ma sempre facendo attenzione alle ormai diverse priorità esistenti, e tenendo conto che le azioni per lo sport e quelle del vecchio gioventù sono ugualmente finite nel nuovo Erasmus Plus.

Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti

Nicola e Sara

Programma Gioventù – allargamento delle attività a partners paganti

Gentile VIU inviamo un piccolo progetto Youth in Action a cui stiamo lavorando non solo per conseguire il master, ma anche provare ad ottenere un finanziamento dall’agenzia nazionale. Oltre ad avere un riscontro su quanto fin ora scritto avrei alcune domande da fare in merito alla possibilità di avviare dei servizi per le scuole a partire da tale progetto. Sappiamo che i soggetti coinvolti nel progetto dovrebbero poter parteciparci gratis, ma allo stesso tempo con questo progetto intendiamo avviare dei servizi come psicologi nelle scuole. Perciò vorremmo saper se:
1) Dato che abbiamo stabilito che 2 classi saranno coinvolte, se volessi coinvolgerne una terza potrebbe essere a pagamento?
2) Il progetto finisce a gennaio. Da febbraio in poi potrei far pagare alle scuole partecipanti il servizio?
3) Non sappiamo ancora con precisione quali saranno le due scuole che coinvolgeremo, ma abbiamo dichiarato che al momento diamo in attesa di una risposta da parte di diverse scuole di un municipio specifico di Roma. Questa è una limitazione? Dovrei sapere con precisione quali istituti scolastici aderiranno? Dovrei allegare anche delle lettere di intenti delle scuole? Aspettando un riscontro su quanto fin ora scritto e sulle domande fatte porgiamo cordiali saluti.

Buongiorno. grazie per la domanda. Purtroppo dobbiamo comunicarle che il lavoro, pur bene impostato, non è adatto al conseguimento del Master perché avete scelto un progetto con un solo proponente, senza partenariato internazionale né valore aggiunto europeo, e ciò non permetterebbe al nostro comitato di valutazione un adeguato esame del livello di competenze da Lei acquisito durante il master e nel periodo di lavoro successivo. Non significa che da noi si possano accettare solo progetti di grandi dimensioni (piccoli progetti gioventù sono comunemente accettati), ma quando alla dimensione minima si aggiunge l’assenza di partenariato e un qualunque elemento che aggiunga una dimensione europea, non possiamo accettarlo, anche se si tratta di un bando diretto comunitario. In ogni caso il progetto è bene impostato (anche se non giudichiamo sul contenuto, ma solo sulla forma), e cogliamo l’occasione anche per rispondere ai quesiti da Lei posti.
1) No, non è possibile far pagare ad una scuola il servizio da voi svolto con il progetto, anche se si aggiungesse come terza scuola dopo due scuole partner. Ogni entrata in un progetto comunitario diretto dovrebbe diminuire di un importo corrispondente il finanziamento comunitario richiesto.
2) Dopo la chiusura del progetto, è invece possibile far pagare il servizio, purché le due cose non siano in alcun modo collegate. In pratica il progetto deve essere chiuso e tutti gli obblighi assolti. Solo dopo, se il partner decidesse di continuare a usufruire di quella che cessa di essere una attività di progetto e diviene un servizio, allora si potrebbero prendere accordi economici indipendenti dal progetto, ma non ci può essere nessun obbligo nel farlo. Le due cose vanno tenute ben distinte.
3) E’ sempre meglio precisare quali siano i soggetti coinvolti, in quanto dà un’idea della dimensione e qualità dell’azione. In ogni caso in progetti di Gioventù in azione di solito le scuole sono coinvolte come partner, e quindi vengono indicate.