Home » 2018 » febbraio

Monthly Archives: febbraio 2018

Project work e lingua

Salve,
ho scaricato l’application form per Erasmus plus Key Action 2. Quello relativo al 2018 `in inglese, posso compilarlo comunque in italiano? Ai fine del voto sarebbe meglio per me,

Grazie

 

Gentile corsista,

se non può farne a meno, può redigerlo anche in Italiano.

Buon lavoro

 

Helpdesk

 

Richiesta approvazione della proposta progettuale – FAMI

Buonasera,

Con la presente invio richiesta di approvazione della proposta progettuale per il master di novembre 2017. Di seguito una scheda del progetto che svilupperei come esercitazione.

Call Reference: Awareness raising and information campaigns on the risks of irregular migration in selected third countries (AMIF-2017-AG-INFO), Asylum, Migration and Integration Fund (AMIF) 2014-2020, Directorate-General Migration and Home Affairs. Call open, deadline 05/04/2018 – 17:00 CET

Tentative Project Title and Acronym: [...], Algeria.
Campagne algérienne de sensibilisation sur [...]

Duration: 18 months

Target country: Algeria, in particular Annaba and other 3 selected municipalities in Annaba Province

Background
Algerian coasts are [...] into the action.

Coordinator
Comitato [---].

Co-Applicants
1. Fondazione [...]
2. Casa [---].
3. Italian [...].
4. y[...].

In alternativa al progetto fittizio di cui sopra, potrei presentare un progetto H2020 di cui sto curando lo sviluppo in qualità di pm con il centro di ricerca per cui lavoro. Essendo la deadline il 24 agosto, potrei inviarvi la proposal non prima di questa scadenza, allegando una lettera che attesti il mio ruolo nella sua preparazione.

Attendendo un vostro gentile riscontro, vi porgo i miei cordiali saluti

 

Gentile corsista,

prosegua pure con il progetto FAMI, sicuramente già molto bene impostato quanto a partnership, topic e individuazione della call.

Buon lavoro!

 

Helpdesk

 

 

Erasmus + da non coordinatore e master in europrogettazione

Buongiorno,
ho frequentato la sessione autunnale, Novembre 2017, del Master in Europrogettazione. Accogliendo spunti e suggerimenti di alcuni partner europei sto preparando un progetto Erasmus+ KA299. Dato che mi occupo della stesura, sebbene impossibilitata ad essere coordinatore del progetto, posso presentarla comunque come tesina del Master? L’obiettivo del progetto è promuovere nelle nostre classi il physical, mental, social e emotional well-being degli studenti.
Ringraziandovi per la disponibilità colgo l’occasione per porgervi cordiali saluti
Maria Rosaria

 

gentile corsista,

può presentarla come project work, ma allegando una lettera del coordinatore del progetto che attesti il suo ruolo e ne chiarisca gli aspetti.

Cordialmente

Helpdesk

Richiesta info idea progettuale Interreg

Gentilissimi,
mi chiamo Francesca, ho seguito il Master nella sessione di Novembre 2017. Sono un ingegnere e mi occupo di tematiche ambientali, di paesaggio e di riqualificazione urbana, per cui mi sono indirizzata verso il Programma Interreg e ho letto il vostro manuale.
Gli obiettivi e le finalità del programma mi sembra siano coerenti con le tematiche che vorrei sviluppare, infatti l’Asse prioritario 3 ”Low-carbon economy”, ed in particolare l’obiettivo specifico 3.1, riguarda la mobilità sostenibile.
Nonostante non sia un programma diretto a tutti gli effetti, potrebbe andare bene per la tesi del master?

Vi illustro di seguito la mia idea.
[testo rimosso a tutela dell'idea progettuale]

Non mi è chiaro un aspetto sul funzionamento dell’Interreg, in quanto esistono dei sottoprogrammi (MED, Interreg- maritime, central europe ecc..) che definiscono l’ambito geografico verso cui ci si deve indirizzare. Questo vuol dire che se scegliessi il MED, per esempio, potrei coinvolgere solo paesi che rientrano nell’ambito mediterraneo, ma non per esempio paesi come la Danimarca (migliore esempio sulla mobilità ciclabile in Europa)? Esiste un sotto-programma dell’Interreg che permetta di coinvolgere sia partner mediterranei che del nord europa?

Rimango in attesa di un vostro riscontro sia sull’idea progettuale che su quest’ultimo quesito, vi ringrazio anticipatamente.

 

Gentile corsista,

andiamo con ordine. I programmi di cooperazione territoriale europea sono quasi un centinaio. Non si tratta di sottoprogrammi, ma di programmi del tutto indipendenti gli uni dagli altri, a parte il fatto che comunque seguono regole comuni e diversificate secondo i tre strand (transfrontaliero, transnazionale come il MEd, o transregionale).

Ogni interreg ha i suoi assi e obiettivi, e quindi quello che in MED è il 3° asse può non esistere affatto in un altro programma. Nel suo caso, quindi, è impossibile coinvolgere la Danimarca se ci si rivolge al MED, e questo per le ragioni che ha intuito.

L’unico Interreg in grado di coinvoglere qualunque regione europea è lo Interreg Europe, che però, appartenendo al terzo strand, è radicalmente diverso come spirito , modalità di attuazione e obiettivi dal MED (transnazionale). La sua idea, relativamente alla mobilità urbana sostenibile, potrebbe più facilmente essere declinata in un Urbact. Provi a fare una riflessione dopo aver studiato il programma.

Progetti di cooperazione territoriale sono pienamente accettati , anche se non diretti, per la redazione del project work.

Buon lavoro

Helpdesk

 

 

 

 

Proposta di tesi per conclusione Master in Europrogettazione : KA2 Erasmus Plus

Spettabile Help-desk,

Abbiamo frequentato la 50° edizione del Master in europrogettazione a novembre 2017 e vorremmo, con la presente, sottoporre alla Vostra cortese attenzione la nostra proposta progettuale.

Come premessa, il nostro progetto vorrebbe inserirsi nel contesto del Programma Erasmus e, in particolare, nell’azione “KA2 – Cooperazione per l’Innovazione e lo Scambio di Buone Pratiche” in ambito VET. Abbiamo notato una call aperta in scadenza il 21 marzo che crediamo rispondere ai criteri della nostra proposta, ma, considerato il tempo ristretto a disposizione, riteniamo opportuno optare per la presentazione del nostro progetto in forma di esercitazione.

A partire dalla nostra esperienza personale, abbiamo individuato un problema nella gestione quotidiana degli aspetti sanitari tra operatori di [... testo nascosto a tutela dell'idea progettuale]

Tale approfondimento, nelle nostre intenzioni, deriva da un trasferimento di conoscenze specifiche attraverso la creazione di [...].

Sulla base di quanto finora descritto, desideriamo porre tre domande, utili alla pratica realizzazione del nostro progetto:
1- Sempre restando nel campo della KA2, è a vostro parere preferibile che ci orientiamo verso l’ambito della cooperazione per l’innovazione o dello scambio di buone pratiche?
2- Tenendo presente che siamo nell’ambito del programma Erasmus+, è più opportuno scegliere come capofila un ente di formazione o una cooperativa che si occupa di formazione?
3- Sapreste consigliarci, considerata la natura del progetto, qualche particolare tipologia di ente di cui dovremmo tener conto nella scelta dei partner?

Vi chiediamo se, su queste basi, il nostro progetto possa essere ritenuto perseguibile o, eventualmente, in quali parti esso necessiti di modifiche e/o approfondimenti.

Ringraziandovi per la disponibilità, porgiamo cordiali saluti.

Renée , Leonardo , Giulia.

 

Gentili corsisti,

trovate di seguiti le risposto ai tre quesiti relativi alla vostra proposta di project work:

1- Sempre restando nel campo della KA2, è a vostro parere preferibile che ci orientiamo verso l’ambito della cooperazione per l’innovazione o dello scambio di buone pratiche?

La scelta va fatta in funzione del focus che intendete dare al progetto. Nei partenariati strategici per l’innovazione il focus dei progetti è sulla promozione di pratiche educative e formative fortemente innovative. Pilastro del progetto quindi è la pratica innovativa che può essere costruita exnovo attraverso il progetto oppure mutuata da esperienze precedenti e diffusa attraverso azioni di disseminazione e valorizzazione. Nei partenariati per lo scambio di buone pratiche, il focus è invece sul rafforzamento delle organizzazioni partecipanti al progetto con particolare attenzione alla loro capacità di networking e di lavoro a livello transnazionale. Strumento cardine da utilizzare per questo rafforzamento di capcità è lo scambio di pratiche, idee e metodi. Mi sembra che la vostra idea di progetto sia orientata prioritariamente allo sviluppo di contenuti e strumenti innovativi e che pertanto possa essere inquadrata come partenariato strategico per l’innovazione.

2- Tenendo presente che siamo nell’ambito del programma Erasmus+, è più opportuno scegliere come capofila un ente di formazione o una cooperativa che si occupa di formazione?

Il partenariato strategico di Erasmus+ presuppone un approccio multi-attore funzionale a legare sempre meglio i servizi educativi e formativi alle esigenze della comunità e al mercato del lavoro. Per questo anche soggetti diversi dagli enti di formazione possono rappresentare ottimi capofila; l’importante e che abbiano i “numeri” per candidarsi alla leadership del consorzio di partner. Contano molto quindi aspetti come le competenze istituzionali sul tema affrontato dal progetto, le capacità operative e gestionali, il CV pregresso in progetti europei, ecc.

3- Sapreste consigliarci, considerata la natura del progetto, qualche particolare tipologia di ente di cui dovremmo tener conto nella scelta dei partner?

Come linea di indirizzo generale, la scelta dei partner dovrebbe basarsi su due principali criteri: 1. il coinvolgimento dei portatori di interesse del settore/problema affronatato dal progetto; 2. la mobilitazione di competenze e capacità operative utili a produrre gli output prefissati. In riferimento alla vostra idea progettuale, direi che enti/associazioni/cooperative che gestiscono/partecipano alla gestione dei CAS e le ASL diventano sicuramente soggetti chiave. A questo “nocciolo duro” aggiungerei enti che possano assicurare competenze in ambito interculturale e di formazione all’interculturalità.

Buon lavoro!

 

Helpdesk